fbpx

Il documentario realizzato in Normandia da Valter Sirosi nello scorso mese
di giugno sarà presentato prossimamente nel palinsesto di Telelibertà

l 6 giugno del 1944 gli eserciti alleati degli Stati Uniti, del Regno Unito e del Canada sbarcarono nel nord della Francia, in Normandia, in quello che è passato alla storia come DDay. Si trattò della più grande invasione anfibia mai tentata e punto di svolta della Seconda guerra mondiale. Dopo durissimi combattimenti, gli alleati riuscirono ad attestarsi sulle spiagge e dare il via alla progressiva liberazione dei territori francesi e alla finale resa della Germania nazista. Il prezzo dell’operazione militare (in codice “Operation Overlord”) fu elevato. In pochi lassi di tempo caddero diverse migliaia
di combattenti di una parte e dell’altra. Le perdite complessive Alleate nel D-Day furono comprese tra le 10.000 e le 12.000 unità, mentre quelle di parte tedesca furono stimate tra i 4.000 ed i 9.000 uomini L’offensiva militare che comportò questa catastrofe umana si svolse dalle 6,30 di martedì 6
giugno 1944 su un tratto di costa normanna denominato Còte de Nacre, che reca ancor oggi le tracce dell’operation Overlord: buche create dai bombardamenti, cimiteri e i musei di guerra, che testimoniano l’orrore di quel dramma del 6 giugno 1944. Ora sono luoghi di memoria, dove si recano annualmente migliaia di visitatori. Ma ogni 5 anni viene organizzata una straordinaria rievocazione del D-DAY, con l’afflusso di migliaia persone di diverse parti del mondo, di reduci, di capi di stato per celebrare quel tragico evento e ritrovare l’armonia della pace riconquistata. La celebrazione del 6 giugno di quest’anno è stata la settantesima ed è stata del tutto speciale, perché sostanzialmente l’ultima per gli ormai vecchi reduci americani, inglesi e canadesi ancora in vita. Diverse migliaia di persone si sono riversate sulla costa normanna; appassionati hanno creato accampamenti militari attrezzati come negli anni di guerra e fatti arrivare da varie parti del mondo mezzi di trasporto, armamenti e varie attrezzature militari utilizzati poi in chilometriche sfilate. Moltissimi partecipanti (anche donne e bambini) indossavano divise militari, creando accanto al ricordo dei caduti e con la presenza di vari reduci un’atmosfera festosa. La “delegazione” italiana era
rappresentata dagli esponenti dell’Associazione Tracce di Storia con sede a Medesano (Parma) che da anni organizza manifestazioni militari d’epoca, collezionando mezzi originali della seconda guerra mondiale. Alla delegazione si è unito un piacentino: Valter Sirosi, appassionato paracadutista e socio molto attivo del Cineclub Cattivelli, con lo scopo di documentare con foto-videocamera l’importante evento, ma anche di far “vedere” ai piacentini una eccezionale manifestazione rievocativa di una delle più importanti fasi della guerra, ma nel contempo documentare quell’atmosfera di non più nemici, che commemorano la pace e ricordano insieme i morti di ambo le parti. Valter Sirosi racconta di aver filmato, sia pure con grande difficoltà dati i rigorosi sistemi di sicurezza, la Duchessa Camilla d’Inghilterra (che si è incontrata con il Presidente Hollande e Angela Merkel), militari d’alto rango, ma soprattutto numerosi reduci americani e canadesi, raccogliendo interviste ed il racconto di episodi vissuti nelle fasi dello sbarco. «In nessuno – aggiunge Sirosi – ho
avvertito segni di vecchio rancore, di inimicizia verso i paesi un tempo nemici, ma solo un clima sereno e di festa per essersi ritrovati insieme, lì, in pace dopo tanti anni»
.


Il videomaker piacentino parla del suo viaggio: il gruppo di cui faceva parte (52 persone, con vestiti originali inglesi, americani e canadesi) ha percorso 1300 km circa per arrivare in Normandia nel campo base di “Le Fanale” a Isigny Sur Mer. Qui in un vasto accampamento sono stati collocati provenienti dall’Italia) le loro collezioni: un mezzo da sbarco anfibio DUCK di 16 metri di produzione americana, 4 jeep ed un cannone da 6 libbre, prodotti negli anni 1942/1944. E’ stata allestita una cucina da campo, con un cuoco. Invitato dalle autorità americane e canadesi per le celebrazioni
ufficiali, il gruppo italiano ha sfilato su proprie jeep con una immensa colonna di mezzi militari d’epoca, tra diverse migliaia di persone in festa, attraversando località nelle quali bandiere e vetrine nelle case e nei negozi inneggiavano all’evento. «Particolarmente emozionante – aggiunge Sirosi – la visita ai tre cimiteri dei caduti, poco distanti uno dall’altro e che si distinguevano per le loro diverse caratteristiche».
Valter Sirosi ha scattato un migliaio di fotografie e ha effettuato riprese per molte ore. E’ un materiale di estremo interesse che verrà montato dal videomaker e che comporterà la realizzazione
di un documentario a cura del Cineclub Cattivelli. Il documentario verrà poi diffuso sugli schermi di Telelibertà.